VEDANTASARA (L’ESSENZA DEL VEDANTA)
Autore: Sadananda
Traduzione dal sanscrito e commento a cura del Gruppo Kevala
INDICE: Introduzione - Qualificazioni del discepolo – L’ Istruttore - La sovrapposizione - Aspetti individuali e universali dell’ignoranza - La natura di Turiya - Il duplice potere dell’ignoranza - La natura dei corpi sottili - La natura dei corpi grossolani - L’Unità dell’Essere nella manifestazione - Esposizione delle false teorie sul Sé-atman - La reale natura dell'atman - La soluzione delle sovrapposizioni - Tu sei Quello - Io sono Brahman - La sadhana realizzativa - L’ottuplice disciplina - Ostacoli al nirvikalpa samadhi - II Realizzato - Testo sanscrito.
(LSBN 88-85405-20-7 Pagine 192 € 13,00)
Sadananda Yogindra (XV sec. d.C.), dell'Ordine monastico sankariano Sarasvati, nel suo Vedantasara (L’essenza del Vedanta) espone in pochi sutra la dottrina metafisica della Non-dualità (advaita). Il testo, che sintetizza i punti e gli argomenti principali del Brahmasutrabhasya, viene presentato per la prima volta al lettore italiano e può essere considerato, sia per la struttura che per le citazioni contenute, un vero e proprio manuale, universalmente riconosciuto, di filosofia vedanta.
Il Vedanta, uno dei sei darsana o “prospettazioni” della Filosofia indù, è conosciuto anche con il nome di Uttara Mimamsa (Indagine successiva) in relazione alla Purva Mimarmsa (Indagine anteriore) la quale è detta anche Karma Mimamsa (Dottrina rituale). Il Vedanta, soprattutto quello non-duale (advaita), è noto come Jnana Mimamsa, o “Indagine profonda sulla Conoscenza”, e pone in rilievo l’aspetto metafisico di pura Conoscenza in rapporto a quello prettamente ritualistico (karma) dell’altra Mimamsa e a quelli logico-speculativo, distintivo-analitico, dualistico-cosmologico e monistico-teosofico degli altri darsana (rispettivamente Nyaya, Vaisesika, Samkhya e Yoga).